Chi siamo
Il DIMA presenta al suo interno due Aree CUN (13b – Scienze economico aziendali e 07 – Scienze agrarie e veterinarie), che hanno permesso la collaborazione al suo interno di studiosi di economia agraria e di management che presentano forti complementarità, sia rispetto alle principali linee di ricerca che alle sinergie tra dipartimento e contesto territoriale.
Tutto questo si è innestato su una già solida presenza di ssd dell’area 13 b attivi in numerosi ambiti di specializzazione di ricerca quali gli studi di accounting, trasformazione digitale e innovazione dei processi organizzativi e gestionali, marketing & service management, gestione del rischio, governance aziendale e strategia, logistica e gestione della supply chain, governance e gestione delle performance aziendali, economia agraria e delle risorse, intermediari finanziari e finanza. Accanto ad essi tutti i settori scientifico disciplinari sono coinvolti nell’offrire una offerta formativa di elevata qualità con due triennali e sei magistrali in ambito economico aziendale e concorrono inoltre mediante la didattica trasversale (oltre 3000 ore nel 2021) a corsi di studio dell’area di medicina, scienze ed ingegneria, giurisprudenza e lingue.
Oggi il DIMA si presenta:
- con una valutazione della ricerca 2015-2019 che ha segnato uno straordinario miglioramento rispetto alla VQR 2011-14 ed è finalmente allineata alle attese di un Ateneo forte scientificamente come Verona. Sia l’area 13b che l’area 7 sono risultate eccellenti a livello nazionale permettendo al dipartimento di essere collocato tra i primi nell’area 13. Il posizionamento nazionale (ISPD 100) presenta anche una valenza a livello di ateneo rientrando tra i 6 dipartimenti su 12 che hanno conseguito il punteggio massimo nella classifica ANVUR; il miglior dipartimento nell’Ateneo con riferimento alla bontà del reclutamento realizzato;
- come dipartimento che ha collaborato alla stesura delle linee strategiche di azione della Regione Veneto per il sessennio 2021-2027 volto ad individuare sfide, ostacoli e idee innovative – attraverso l’analisi del territorio e dei suoi stakeholder – per lo sviluppo del sistema territoriale veneto (RIStyling promosso dalle Università di Padova, Verona, Venezia Ca’ Foscari e IUAV in convenzione con Regione Veneto – www.ristyling.it);
- con un ruolo nella gestione delle sfide nell’ambito delle traiettorie PNRR turismo e hospitality; agrifood e alimentazione sostenibile, economia circolare e supply chain management; health care management; divenendo così nodo di rete di relazioni, da un lato, con altre università del territorio nazionale e, dall’altro, con il mondo produttivo, istituzionale, finanziario e sanitario locale;
- con un ruolo di coordinamento di Reti Innovative Regionali (RIR) come RIVELO (Rete Innovativa Veneta per la Logistica) e INNOSAP (Innovation for Sustainability in Agrifood Production) e di partecipazione a RIAV (Rete Innovativa Alimentare Veneta), SMARTLAND (Smart Destinations in the Land of Venice), TECH4LIFE (Rete Innovativa per le Tecnologie sulla Salute), a Venetian Green Building Cluster, Veneto Green Cluster (Rete Innovativa sull’innovazione in tema di economia circolare) e ForestaOroVeneto (Rete Innovativa per la valorizzazione della filiera foresta-legno-energia);
- con un rapporto con le imprese, le istituzioni e gli ordini professionali e associativi che vede la presenza costante del DIMA nella proposta di master e corsi di perfezionamento e aggiornamento, la partecipazione a enti e istituzioni per la formazione e la diffusione dei risultati delle ricerche, di centri di ricerca anche interateneo, di progetti di job placement e ricerca congiunta con le imprese;
- come dipartimento inserito a pieno titolo in un tessuto produttivo e di servizi come quello veronese caratterizzato da uno sviluppo industriale dinamico con una forte tradizione in alcuni settori (agroalimentare, edilizia, meccanica, logistica, turismo e commercio) e con una rilevante inclinazione agli scambi commerciali con gli altri Paesi. Questo ha comportato lo sviluppo di importanti infrastrutture, prima fra tutte, ma non unica, una piattaforma logistica, l’Interporto di Verona, secondo Interporto in Europa attorno al quale, grazie alle infrastrutture logistiche molto efficienti, si sono collocate numerose imprese che hanno investito in magazzini e sedi produttive per diversi settori. Il DIMA collabora intensamente con diversi stakeholder del territorio specie nell’ambito di agribusiness, logistica, sanità e turismo;
- come dipartimento che ha avviato, nell’a.a. 2021/2022, un corso di dottorato interateneo in “Accounting and management” assieme all’Università di Udine con un duplice tratto distintivo: da un lato, una forte focalizzazione sulle metodologie di ricerca a specifico supporto degli studi di management, dall’altro, una significativa collaborazione con le imprese (borse di dottorato su progetto e borse di dottorato industriale). A partire dall’a.a. 2024/2025 il DIMA diviene sede amministrativa del dottorato potendo così vantare, in sede di valutazione, della presenza di dottorandi e di dottori di ricerca;
- come dipartimento che dall’inizio del 2022 si è dotato di una common room che rappresenta ad oggi uno spazio aperto di aggregazione, incontro e confronto informale tra colleghi a supporto di percorsi di knowledge sharing. Nel corso del 2023, la common room è stata il fulcro di stimolanti cicli di seminari, tra cui meet the visiting, meet the editor, Ph.D. seminar e altri eventi, trasformandosi in un luogo dove la ricerca, la condivisione di idee e i momenti conviviali si sono armoniosamente fusi, contribuendo a promuovere lo sviluppo di una cultura condivisa e un forte senso di appartenenza all'interno del dipartimento.
Mission
Il DIMA intende raggiungere un livello di impatto della ricerca di primaria rilevanza nella comunità scientifica nazionale e internazionale ed essere considerato dalle imprese, dai policy maker e dalla società come l’interlocutore privilegiato sui temi del management delle organizzazioni e dei sistemi produttivi.
Vision
Il Dipartimento di Management e il suo personale di ricerca, proprio per le caratteristiche e le implicazioni che contraddistinguono gli studi di management, non possono svolgere la loro attività accademica come se vivessero su un’isola. Al contrario, sono chiamati a essere parte attiva di partnership con imprese e istituzioni affinché i risultati della ricerca siano funzionali a dare risposte a reali bisogni e siano ampiamente disseminati.