Nonostante la crescita delle iniziative riferibili alle smart city, ad oggi non esiste ancora una teoria organizzativa di riferimento e mancano anche dei modelli che affrontino le sfide organizzative e gestionali. I modelli tradizionali sono spesso di scarsa utilità, perché le città intelligenti perseguono obiettivi diversi rispetto alle organizzazioni tradizionali, si basano su modelli a rete che supportati da processi di innovazione distribuiti implicano la definizione di politiche adattive. La combinazione di tutti questi fattori può portare a cicli viziosi o virtuosi nelle iniziative smart city, ma sappiamo molto poco su come questi fattori possano essere identificati e mappati. Il contributo del gruppo è quello di supportare attraverso studi longitudinali, esperimenti naturali e analisi comparative nel campo delle smart city, per migliorare la comprensione di come le diverse combinazioni di fattori influenzano la capacità di innovazione, la resilienza, la sostenibilità e la qualità di vita dei cittadini nelle città. Inoltre, si vogliono studiare le nuove forme di imprenditorialità basate sul “sistema città” che ad oggi costituiscono il motore che consente la collaborazione dinamica tra governo (amministrazione pubblica), cittadini e centri di ricerca per il successo e lo sviluppo delle città intelligenti.