Sviluppare un sistema agroalimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente è una priorità fondamentale del Green Deal europeo. Nonostante numerose iniziative e campagne informative, gli attuali modelli di consumo alimentare rimangono insostenibili sia da una prospettiva di salute che da una ambientale. È noto come sia necessario supportare i cittadini a fare scelte alimentari informate, sane e sostenibili e a ridurre lo spreco alimentare. Ciò non è possibile senza una comprensione più approfondita delle percezioni dei cittadini in merito a pratiche alimentari inclusive, salutari e sostenibili e un'indagine più approfondita sui fattori e sugli ostacoli comportamentali e motivazionali che impediscono ai cittadini di impegnarsi verso pratiche alimentari più sostenibili, individualmente e collettivamente. C'è anche la necessità di raccogliere dati migliori sui comportamenti di acquisto e consumo alimentare dei cittadini e su come questi cambino e persistano nel tempo. Sfruttando le opportunità offerte dagli approcci della citizen science, è possibile raccogliere dati approfonditi e dinamici da individui e famiglie, facendo attenzione alle questioni etiche relative alla privacy o all'uso commerciale e garantendo vantaggi diretti per il loro impegno.
In questo contesto, la gamification fornisce un approccio altamente promettente per coinvolgere i cittadini a condividere dati sulle loro pratiche alimentari, applicando strumenti progettati per sostenere l'interesse degli utenti, ma anche per motivare azioni specifiche e condividere contenuti educativi. Il coinvolgimento e la motivazione dei cittadini per il cambiamento comportamentale individuale e collettivo possono essere ulteriormente facilitati da funzionalità di gamification, interazione sociale e visualizzazione dei dati incorporate che forniscono feedback ai cittadini sulle loro azioni e promuovono l'apprendimento sociale, la responsabilità collettiva e il cambiamento a livello di sistema.
Finanziato da Horizon Europe, il programma quadro per la ricerca e l'innovazione dell'Unione Europea, il progetto FOODMISSION mira a sviluppare, pilotare e valutare una nuova piattaforma virtuale di citizen science educativa con elementi di gamification per coinvolgere i cittadini ad agire come agenti di cambiamento per la trasformazione del sistema agroalimentare. Unendo contenuti e attività educative e divertenti, la piattaforma supporterà la raccolta e la condivisione di dati forniti dai cittadini, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e dei principi etici. Attraverso l'analisi e la valutazione dei dati, individui e comunità riceveranno informazioni sull'impatto delle loro decisioni, portando a raccomandazioni politiche basate su dati, per responsabilizzare i cittadini come agenti di cambiamento per una trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare. Il progetto si baserà su sette "laboratori di trasformazione" (chiamati T-labs) in tutta Europa, che riunendo vari stakeholder co-creeranno la piattaforma FOODMISSION e gli output chiave, assicurando che il progetto aderisca pienamente ai principi di ricerca e innovazione responsabili.
Per raggiungere questa ambizione, il consorzio FOODMISSION unisce quattro università, due PMI, un'associazione nazionale dei consumatori, un rappresentante del settore della vendita al dettaglio, una ONG per l'apprendimento sociale e l'implementazione delle politiche e un gruppo di interesse di aziende agricole e alimentari. I partner coprono 8 paesi europei e un'intera gamma di competenze: transizione alla sostenibilità, innovazione digitale, comportamento dei consumatori, sistemi alimentari, nutrizione, gamification, citizen science, coinvolgimento e motivazione dei cittadini, advocacy politica, istruzione e formazione digitale. Coordinato dalla Western Norway University of Applied Sciences, il progetto è stato lanciato il 1 ° gennaio 2025 e durerà 3 anni e 6 mesi.
Il team di ricerca dell'ateneo di Verona comprende la Prof.ssa Elena Claire Ricci e la Prof.ssa Roberta Capitello del Dipartimento di Management, il Prof. Sandro Stanzani del Dipartimento di Scienze Umane e Il prof. Claudio Maffeis del Dipartimento di Scienze Chirurgiche Odontostomatologiche e Materno-Infantili.
In particolare, il team dell’ateneo di Verona si occuperà di studiare le percezioni dei consumatori e la consapevolezza riguardo agli impatti delle loro scelte alimentari, analizzando i fattori e i meccanismi comportamentali che guidano o ostacolano scelte e abitudini alimentari più sostenibili. Le attività prevedono anche la creazione di un T-lab italiano che coinvolgerà diversi stakeholder della filiera alimentare e una fase di testing della versione pilota della piattaforma sviluppata nel progetto.
Maggiori informazioni sul progetto si possono trovare sulla pagina Linked-in dedicata
Aree di ricerca coinvolte dal progetto | |
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Economia agraria e delle risorse
Agricultural and resource economics |
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