Commodity prices, supply chain’ disruption, and firms’ financing frictions

Data inizio
1 settembre 2023
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Management
Responsabili (o referenti locali)
Sclip Alex

La pandemia Covid-19 e la conseguente rapida ripresa registrata nel 2021 hanno causato un disallineamento tra domanda e offerta nei principali mercati delle materie prime. In un anno solare, si è passati da un eccesso di offerta delle principali commodities a un eccesso di domanda causato dalla rapida ripartenza dell’economia. Tale effetto è ben visibile nel mercato delle commodities energetiche. L’eccesso di offerta ha raggiunto il picco il 20 aprile 2020, giorno nel quale i contratti future sul petrolio WTI sono crollati da 18$ al barile a -37$ al barile. Nel 2021, a seguito dell’allentamento delle restrizioni imposte dalla pandemia, la domanda di materie prime energetiche e industriali ha subito un consistente rimbalzo provocando una situazione di eccesso di domanda rispetto all’offerta. Tale disallineamento ha provocato un aumento trasversale dei prezzi di diverse commodities, non solo materie prime (minerali, energetiche, vegetali) ma anche semi-lavorati (come ad esempio alimentari, fibre tessili, materie plastiche). L’aumento del prezzo delle commodities energetiche, di riflesso ha portato a un aumento trasversale anche nei prezzi delle materie prime semi-lavorate. Ne è un esempio il prezzo dell’acciaio, principale commodity industriale, che nel corso del 2021 ha registrato un incremento dell’ordine del 41%. Anche il mercato dei noli è aumentato in maniera vertiginosa, dopo la caduta dei prezzi del 2020, i costi di trasporto marittimi nel 2021 sono più che triplicati. L’aumento registrato nel 2021 si è consolidato nel 2022 a seguito alle tensioni geopolitiche deflagrate con il conflitto Russo-Ucraino.

Obiettivi:

Il progetto ha lo scopo di analizzare le implicazioni degli shock di prezzo delle commodity energetiche sulle catene di fornitura globali e le conseguenti decisioni di investimento delle imprese. In particolare, il progetto vuole investigare come le imprese possono mitigare/gestire l’effetto avverso di un aumento di prezzo e volatilità delle materie prime di riferimento. Più nel dettaglio, gli obiettivi del progetto sono i seguenti: 1) analizzare l’impatto delle variazioni di prezzo delle commodity sulle performance economico-finanziarie dei fornitori e come i loro clienti reagiscono a seguito dello shock (ricombinando o meno i rapporti di fornitura); 2) valutare come le imprese trasferiscono il costo aggiuntivo dei contratti di fornitura sui consumatori finali; 3) come le imprese possono migliorare la resilienza delle loro catene di fornitura in risposta agli shock di prezzo delle commodities; 4) infine, si vogliono stimare gli effetti sul prezzo del credito e gli spillover a livello macro. I risultati della ricerca contribuiranno alla comprensione degli effetti degli shock sui prezzi delle commodities a livello di: impresa, catena di fornitura (relazioni clienti-fornitori) e credito (relazione banca-impresa), fornendo coì delle implicazioni manageriali e di policy per la gestione di tali shock di natura ricorrente.

Link pagina Università di Milano: https://demm.unimi.it/it/commodity-prices-supply-chain-disruption-and-firms-financing-frictions 

Partecipanti al progetto

Laura Chiaramonte
Professore ordinario
Alex Sclip
Professore associato

Collaboratori esterni

Marta Degl'Innocenti
Università degli Studi di Milano Economia, Management e Metodi Quantitativi Professore Associato
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Gestione degli intermediari finanziari
Management of financial institutions

Attività

Strutture

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